Il miracolo di Arianna

24, Apr, 20

Il miracolo di Arianna…

 

Mi sono sposata nel 2015 e ho smesso la pillola  (che prendevo da circa 7 anni ininterrottamente) subito dopo la luna di miele. Desiderando un figlio, mio marito ed io avevamo fatto già degli esami su malattie genetiche, HIV ecc. su consiglio della mia ginecologa e prendevo pure l'acido folico.

Dopo 3 mesi non mi era tornato il ciclo e la mia ginecologa, che mi aveva sempre detto di non smettere la pillola quando le chiedevo se mi avrebbe dato problemi, mi ha prescritto un farmaco per farmi avere il ciclo. Alla fine dopo 6 mesi il ciclo mi è tornato e abbiamo provato per 9 mesi senza successo usando gli stick per l'ovulazione (ho sempre avuto un ciclo irregolare).

Dopo abbiamo iniziato i rapporti mirati con monitoraggio ginecologico e le punture di Gonasi.

Arriva il 2017 e la ginecologa ci consiglia di rivolgerci ad un centro PMA. Qui ci prescrivono un'altra miriade di esami compreso sono e isterosalpinografia x me.

Tutti gli esami danno esito negativo, presuppongono quindi le mie ovaie siano "pigre" in quanto leggermente policistiche e partiamo con le IUI. Faccio 4 tentativi, 2 non perfezionati in quanto con il dosaggio minimo producevo troppi follicoli e 2 che invece hanno avuto esito negativo (ogni volta una mazzata alla telefonata del centro per dire che le beta erano negative).
Al termine del quarto tentativo è passato un anno e decidiamo di passare al secondo livello visto che producevo troppi follicoli.

Anche qui un sacco di esami fra i nuovi e i vecchi da rifare perché scaduti.
Finalmente a febbraio 2019 facciamo il pick up e prelevano 20 ovociti, 12 vengono fecondati con ICSI (visto che sono tanti il centro scegli ICSI invece di FIVET) e 6 arrivano a blastocisti.
Ad aprile effettuo il transfer di una blastocisti: il medico a 33 anni mi giudica giovane per impiantarne 2 e avere dei gemelli anche se a noi sarebbe andato benissimo.

 

Facciamo le beta e sono bassine e inizio ad avere delle perdite e penso di non avercela fatta, rifaccio le beta 2 gg dopo e si sono alzate di parecchio, mi mettono quindi a letto visto le perdite. Sto 15gg a letto e mi alzo solo x andare al centro a fare le analisi, dove le beta continuano a salire.
Poi un giorno perdo un grumo e istintivamente sento di aver perso il bimbo. Il centro minimizza ma io insisto per fare le analisi e risulta che ho ragione: beta basse e assenza di camera, dopo qualche giorno avremo la conferma che non è necessario raschiamento in quanto il mio corpo è stato bravissimo a "fare piazza pulita". Dobbiamo attendere che mi venga un ciclo per poter fare un altro transfer, nel frattempo ci consigliano di non avere rapporti.

Mio marito ed io siamo devastati, lo incoraggio a trovarsi una moglie "fertile ", lui mi dice che vuole solo me ma si butta nel lavoro incapace di confortarmi.
20 giorni dopo riusciamo a parlarci, chiarirci e naturalmente abbiamo un rapporto, tanto che male può fare?

Nei giorni seguenti oltre ad avere rapporti facciamo di tutto per svagarci anche un giro di bacari a Venezia fino a notte fonda (io in genere sono una che non beve ma tanto ormai...)…
Passano i giorni e noto delle perdite, vado al centro ma mi dicono  che il ciclo non è ancora partito e di aspettare.

Le perdite si fermano e non tornano e inizio a sentirmi stanca e ad avere nausea la mattina.
Al centro mi visitano altre 2 volte e al mio timido accenno "Non è che sono incinta" mi rispondono che è impossibile vedendo anche lo spessore del mio endometrio.

Passa un mese e ancora niente ciclo, il centro sta per chiudere per ferie e ormai si vedrà a settembre.
Mio marito tuttavia insiste perché vada a fare un'ultima visita al centro visto che mi vede strana e che non è contento di come al centro ci trattino con poca empatia.

Vado a fare la visita quindi e qui si scopre una camera e un sacco vitellino con sorpresa di tutti. Quella notte mio marito ed io l'abbiamo passata insonne e dopo una gravidanza non priva di ansie da parte nostra, siamo qui ancora increduli a stringere nostro figlio nato 50 giorni fa.