Concepimento: Realtà e falsi miti

09, Jun, 20

Il concepimento e PMA tra realtà e falsi miti

Come rimanere incinta”, “Gravidanza”, “Fecondazione Assistita”. Quando si digitano sui motori di ricerca queste parole si apre un mondo di informazioni. Bisogna essere delle bravi navigatrici per capire quali sono le fonti attendibili, quali le bufale, quali le notizie basate su credenze provenienti dal passato che hanno a che fare poco o nulla con le nuove conoscenze a disposizione di scienza e medicina.

I vecchi retaggi del passato sono duri a morire. Facciamo un po’ di chiarezza procedendo per punti:

  • La posizione durante i rapporti influisce sul concepimento: i pareri dei medici sono discordanti in proposito. Alcuni negano ogni prova scientifica della correlazione tra i due eventi, però, secondo altri, alcune posizioni possono aiutare la risalita degli spermatozoi verso il collo dell’utero e di conseguenza l’incontro con l’ovocita. La credenza più popolare è quella per la quale il concepimento avverrebbe con maggiore facilità se si stesse con le gambe in su per una decina di minuti dopo i rapporti;
  • Per rimanere incinta bisogna avere rapporti ogni giorno: non esatto. In realtà il concepimento avviene quando, lo spermatozoo (che ha una vita di circa 3 giorni) incontra l’ovocita (che ha un ciclo di vita di 24 ore). Quest’ultimo viene rilasciato durante i giorni fertili in cui avviene l’ovulazione, che varia in base al ciclo mestruale da donna a donna e da ciclo a ciclo. Ognuna dovrebbe saper riconoscere i propri giorni fertili in base ad alcuni cambiamenti che avvengono nel corpo (es. presenza di muco fertile) o ricorrendo per esempio a test di ovulazione casalinghi o monitoraggi presso un ginecologo; avere continui rapporti sessuali può influire negativamente anche sull’attività degli spermatozoi;
  • Ormai si possono avere figli a qualsiasi età: i progressi della scienza e alcuni casi di donne over 45 con una gravidanza andata a buon fine, hanno erroneamente portato a pensare che ormai tutto è possibile per tutte. Proprio la straordinarietà di alcuni casi rimbalzati alla cronaca dovrebbero far pensare che si tratta di situazioni eccezionali, quindi non normali o così ricorrenti. Già dopo i 40 anni è difficile concepire o portare a termine una gravidanza senza complicazioni. Tardare ulteriormente potrebbe rappresentare un rischio per la mamma o il nascituro oltre al fatto che il concepimento potrebbe non avvenire affatto. La scienza aiuta, ma non fa miracoli, non può portare indietro l’orologio biologico (e di conseguenza la qualità ovocitaria della donna). Al limite si può “freezare” ricorrendo alla crioconservazione degli ovociti;
  • Le gravidanze da PMA sono più ad alto rischio rispetto a quelle naturali: questo può essere in parte vero, ma non dovuto alla tecnica in sé; piuttosto per una questione statistica. Infatti si parla di coppie con età superiore e con patologie pregresse;
  • Dopo il transfer, meglio rimanere a letto: anche se molte donne sono ossessionate da questo aspetto, non ci sono motivazioni fondate per le quali rimanere immobili dopo il transfer. Si raccomanda una vita normale, priva di sforzi eccessivi, ma niente di estremo né in un senso, né nell’altro;
  • Non si rimane incinta durante le mestruazioni: non è del tutto vero. Soprattutto per chi ha un ciclo inferiore ai 28 giorni è possibile che l’ovulazione si verifichi anche in presenza di mestruazioni. Per questo è importante conoscere il proprio corpo;
  • Non si rimane incinta durante il periodo dell’allattamento: anche questa affermazione non è vera del tutto. L’allattamento non è un metodo contraccettivo. La possibilità di incorrere in una nuova gravidanza è ridotta a causa delle variazioni ormonali (l’aumento di prolattina necessaria per la produzione del latte riduce la ripresa del ciclo ovulatorio), ma questo non significa che non possa accadere;
  • Non rimani incinta perché siete stressati: le donne che non riescono a concepire, se lo sentono ripetere in continuazione: “Rilassati e rimarrai incinta”. Peccato non sia così banale. Essere sereni aiuta ad avere una vita di coppia e intima sicuramente migliore, ma non è scientificamente provato che lo stress influisca sulla fertilità della coppia;
  • Prendere integratori e vitamine per rimanere incinta: bisogna fare attenzione. Vitamine e integratori vengono presi spesso con leggerezza come fossero caramelle, ma il loro abuso può rivelarsi controproducente se non c’è una reale carenza. Quando si inizia la ricerca di una gravidanza è importante l’assunzione di acido folico. Per tutto il resto, consultare sempre il medico;
  • Se si fa la doccia dopo un rapporto, non si rimane incinta: lavarsi o fare pipì dopo un rapporto non è un metodo anticoncezionale;
  • Alcuni alimenti aiutano il concepimento: sicuramente per chi è alla ricerca di un bambino ci sono delle indicazioni da seguire e attenersi ad una buona dieta alimentare può solo che far bene al benessere dei futuri genitori. C’è però da dire che non esistono alimenti che in assoluto garantiscono il concepimento;
  • Con la pillola anticoncezionale è impossibile rimanere incinta: come recita il nome stesso, la pillola anticoncezionale ha la funzione di evitare il concepimento. Quelle sul mercato sono ormai ben tollerate ed efficaci, fermo restando che è essenziale una corretta assunzione. La copertura potrebbe non essere totale se si dimentica di assumere una o più pillole o se influenze intestinali con tanto di vomito e diarrea potrebbero ridurne l’efficacia;
  • Le coppie in cerca di un figlio devono attendere un anno prima di consultare uno specialista e/o fare esami: molti medici tendono a fornire questo tipo di informazione perché ritengono sbagliato medicalizzare le gravidanze e sostengono che dopo alcuni mesi di tentativi si arriva a una gravidanza naturale senza problemi. Tuttavia è consigliabile per le donne sopra i 35 anni, fare accertamenti dopo sei mesi di rapporti non protetti che non hanno portato a una gravidanza o se, in base ad alcuni dubbi fondati (infezioni o interventi progressi che potrebbero aver compromesso la fertilità della coppia) già si è consapevoli che è necessario l’aiuto della scienza per portare a compimento il proprio sogno;
  • Se la coppia ha già un figlio, può averne altri senza problemi: esser diventati genitori in passato, non significa affatto che in futuro non ci possano essere problemi di fertilità. Le condizioni sia nell’uomo che nella donna possono cambiare nel tempo, quindi lo stato di salute deve essere sempre monitorato in entrambi i partner;
  • E’ possibile determinare il sesso del bebè: credenze popolari di ogni tipo ruotano intorno a questo argomento. La verità è che il sesso del nascituro dipende dall'incontro tra l'ovulo che contiene il cromosoma femminile X, con lo spermatozoo (questo può contenere sia il cromosoma X - e in tal caso nascerebbe una bambina - che il cromosoma maschile Y - da cui nascerebbe un maschio)

Insomma, se ne sentono e leggono di ogni. L’importante quando si raccolgono informazioni è sempre verificarne le fonti e soprattutto, rivolgersi a professionisti del settore, medici competenti che sapranno guidare ogni donna nel percorso più idoneo.

 

A cura di Natamamma per Conneggs