Incinta naturalmente dopo la PMA

03, Jun, 20

Restare incinta naturalmente dopo la fecondazione

Per chi da anni combatte con ogni arma l’infertilità, sembra proprio una beffa del destino.

Con chiunque ci si trovi a parlare, esce fuori sempre, prima o poi, la frase: “Sai una mia amica/cugina/vicina/collega dopo la fecondazione è rimasta incinta naturalmente”.

A quel punto non sai mai se mandare a quel paese tutti, esternare in un grido liberatorio tutta la frustrazione che hai dentro, pensare che siano solo frottole o al contrario credere che, sì i miracoli esistono, ma a te non capitano mai.

Sembra essere realmente così. I numeri parlano chiaro: una donna su tre rimane incinta in modo del tutto naturale dopo la fecondazione assistita.

Si sono condotti veri e propri studi in proposito. Tra questi una ricerca britannica in cui diversi studiosi hanno seguito numerose coppie per molti anni dopo i tentativi di fecondazione: il 96% di queste non aveva ottenuto una gravidanza grazie alla PMA, ma qualcosa accadde una volta che ci avevano rinunciato.


I risultati pubblicati sulla rivista Human Reproduction riportano quanto segue: 3 coppie su 10 hanno avuto un bambino naturalmente dopo i tentativi e di questi l’87% è avvenuto entro i due anni dal termine dei trattamenti.


Il perché questo accade non è facilmente spiegabile. Una ragione potrebbe essere perché spesso si intraprende un percorso supportato dalla scienza senza una diagnosi precisa e la natura prima o poi fa il suo corso. Molte coppie prese dall’ansia iniziano il percorso prima di un anno di tentativi naturali. Un altro motivo forse è perché ci si rilassa e ci si lascia andare. Proprio in riferimento a quest’ultimo punto, anche se il legame tra stress e fertilità non è ancora concretamene dimostrato, è innegabile che l’aspetto psicologico in un iter di questo tipo, ricopre un ruolo importantissimo. Basti pensare che un numero considerevole di concepimenti naturali avvengono nel momento in cui la coppia si affida ai medici, durante la fase degli accertamenti diagnostici per l’infertilità o durante il periodo di attesa delle procedure di PMA, come se questo già allentasse la tensione perché essere seguiti da Centri specializzati tranquillizza gli animi.

C’è da dire che il campione preso in considerazione nello studio sopra citato era formato da coppie affette da infertilità inspiegata o riconducibile a mancata ovulazione. Inoltre molte coppie che si rivolgono ai centri per la fertilità non sono infertili ma sub-fertili, cioè hanno possibilità di concepire naturalmente, ma con tempi superiori alla media.

Purtroppo altre diagnosi più specifiche, ad esempio riconducibili a una severa infertilità maschile, si dimostrano meno generose.

Qualcosa di simile sembra accadere anche a seguito la decisione delle coppie di ricorrere all’adozione. Si è sentito spesso che dopo aver accolto un bambino nella propria famiglia, la coppia è riuscita a concepire in modo naturale. Anche in questo caso non si possono dare delle spiegazioni scientifiche, ma rimane comunque un epilogo decisamente felice.

Alla luce dei dati noti, non bisogna farsi illusioni, ma allo stesso tempo mai perdere la speranza. Se saremo noi le ”miracolate”, saremo felicissime di urlarlo a squarciagola al mondo intero, ma se saranno altre donne che come noi hanno combattuto, saremo lo stesso felici per loro (sì, ovviamente dopo un primo momento di sgomento e sana invidia) perché quello che dovremo imparare dall’infertilità è proprio questo: non siamo sole e ogni gioia, miracolo che coinvolge una di noi, è la vittoria di tutte.

 

A cura di Natamamma per Conneggs