La dieta chetogenica e la fertilità

25, May, 20

La dieta chetogenica e la fertilità

di Veronica Corsetti

 

La dieta chetogenica è una dieta ricca di grassi e povera di carboidrati, in cui la riduzione di carboidrati determina uno stato metabolico chiamato chetosi. 

Va assolutamente precisato che è una dieta normoproteica e non iperproteica come molti pensano, che può essere ad alto o basso contenuto di grassi e con un basso quantitativo di carboidrati (tra i 20 e i 50g).

Ci sono diversi studi scientifici che dimostrano la dieta chetogenica come potenziale opzione di trattamento delle pazienti affette da PCOS, che può potenzialmente aiutare a ripristinare i normali cicli mestruali, l'ovulazione e quindi a migliorare la fertilità. Una delle caratteristiche problematiche per chi soffre di PCOS è una maggiore tendenza all'acne che si manifesta non solo nell'adolescenza ma persiste nell'età adulta. Negli ultimi anni, numerosi studi hanno dimostrato che ridurre il carico glicemico ed anche una dieta chetogenica migliora notevolmente l'acne, sia sia delle persone che soffrono di PCOS o meno.

Gli effetti della dieta chetogenica a livello ormonale sono molteplici:

  • Migliora l’ovulazione;
  • Riduce i livelli di insulina, con conseguente riduzione degli androgeni ovarici
  • L’instaurarsi della chetosi porta ad una riduzione del testosterone libero con miglioramento nel rapporto LH/FSH, con conseguente aumento della follicogenesi.
  • Viene utilizzata nei protocolli di stimolazione, per migliorare la risposta ormonale e il numero di ovociti recuperati al pick up e ridurre il rischio di iperstimolo.
  • La riduzione dell’insulina determina un aumento dell’espressione di molecole di adesione e migliora l’attività dei fattori coinvolti nella “finestra di impianto”

Molte cliniche suggeriscono di ridurre l'apporto di carboidrati e aumentare le fonti di grassi buoni e la quantità di proteine nella loro dieta per migliorare la qualità dei gameti prima di sottoporsi alla fecondazione in vitro. Alcuni esperti di fertilità affermano che può aumentare la fertilità di cinque volte.

I suoi benefici sono molto legati anche alla perdita di peso e di massa grassa, infatti con la perdita di peso si avranno:

  • cicli mestruali più regolari,
  • embrioni di migliore qualità disponibili per il transfer,
  • dose di farmaci minori,
  • la necessità di un minor numero di cicli di trattamento.

Inoltre la perdita di peso prima dell'inizio di un ciclo di fecondazione assistita è correlata ad una maggiore resa di ovociti MII, in particolare tra le donne che erano in sovrappeso o obese all’inizio del percorso.

Ci sono evidenze che la dieta chetogenica possa essere utile anche in caso di endometriosi in quanto l’eccesso si zuccheri peggiora i sintomi della patologia, portando ad un aumento degli estrogeni e contribuisce all’infiammazione e al dolore.

Nel caso dei protocolli di fertiltà la scelta degli alimenti da introdurre con la dieta chetogenica deve essere accurata scegliendo solamente carne da allevamenti "grass fed" possibilmente, pesce pescato e uova allevate a terra.

Non tutte le donne però sono adatte per poter seguire questo protocollo alimentare; per questo motivo è importante fare un’anamnesi del paziente e valutare con lei anche la compliance ad un protocollo alimentare per alcuni aspetti restrittivo.

 

Articolo redatto dalla Dott.ssa Veronica Corsetti/PhD Biologa Nutrizionista, Dottore in Ricerca in Neuroscienze. Abilitata al ruolo di Professore Associato. Founder of Fertilife Method.

Per approfondimenti: www.veronicacorsetti.it