Quando il desiderio di maternità si trova a fare i conti con problemi di fertilità, la coppia cerca di non lasciare nulla di intentato e adotta ogni tipo di rimedio per fronteggiare questo difficile periodo. Tra le soluzioni alternative alla medicina tradizionale, sempre più coppie prendono in considerazione l’agopuntura sia per favorire la fertilità naturale che in supporto alla procreazione assistita.
L’agopuntura nasce in Oriente in cui ha una propria tradizione radicata, una storia, una propria filosofia. Si basa sull’utilizzo di aghi di circa 0,3 millimetri di diametro che, inseriti in diverse parti del corpo, stimolano punti energetici e riequilibrano l’organismo. Oggi rappresenta anche una realtà sempre più presente – e regolamentata – in Occidente.
Si tratta di una terapia medica e come tale deve essere esercitata da un medico con specifica abilitazione post laurea. A questo proposito, è sempre bene consultare il registro dell’Ordine dei Medici per verificare la lista dei Professionisti abilitati.
La pratica dell'agopuntura può davvero essere integrata nel percorso di ricerca di una gravidanza e durante i trattamenti di Procreazione Medicalmente Assistita?
L’agopuntura viene impiegata in diversi ambiti del benessere e della salute della donna e sta prendendo, da qualche anno, sempre più piede nei trattamenti di Procreazione Medicalmente Assistita.
Ovviamente ci sono patologie che non possono trarre giovamento da questa tecnica. Ad esempio le malformazioni uterine, fibromi, occlusione delle tube, infezioni dovranno essere trattate necessariamente in maniera chirurgica o con altre terapie farmacologiche. Si possono invece avere risultati apprezzabili nell’ambito delle disfunzioni ormonali, problematiche relative all’ovulazione della donna, alterazioni degli spermatozoi (specialmente quantitative). Tra i benefici riconosciuti troviamo il miglioramento della quantità e qualità degli ovociti, riduzione ansia ed effetti collaterali dei farmaci, facilitazione dell’impianto post transfer grazie ad una corretta irrorazione dell’apparato riproduttivo.
Alcuni pazienti sono reticenti nei confronti di questa tecnica a causa della paura generata alla sola vista degli aghi. In realtà, se correttamente praticata da un medico professionista, è una terapia assolutamente indolore.
In un percorso di PMA ci sono tre momenti in cui si possono effettuare trattamenti di agopuntura:
Come si svolge nella pratica una seduta di agopuntura?
La seduta di agopuntura durante i trattamenti di fecondazione assistita ha una durata di circa 25/30 minuti. La paziente viene fatta sdraiare su un lettino in un ambiente confortevole, se si desidera anche alla presenza del partner. Gli aghi vengono inseriti in punti diversi del corpo (pancia, gambe, mani, orecchie, ecc.) in maniera del tutto indolore. E’ proprio l’esatta individuazione e combinazione di questi punti di pressione alla base dell’azione positiva sulla risoluzione dei disturbi, di specifiche patologie.
Agopuntura e PMA: aiuta davvero?
Gli studi riguardo gli effetti positivi dell’agopuntura sui trattamenti di PMA sono numerosi e discordanti. Quelli a favore parlano di un aumento della possibilità di incorrere in una gravidanza del circa 15%, rispetto a chi, a pari condizioni, non si sottopone alla tecnica orientale.
Una meta-analisi condotta in Australia nel 2019 (consultabile e scaricabile tramite questo link) ha esaminato l’efficacia dell’agopuntura subito prima e dopo il transfer embrionale. I dati hanno rilevato come l’agopuntura influisca in maniera positiva sulle percentuali di gravidanza clinica (che si conclude cioè, con un parto) e dei nati vivi, sulla riduzione degli aborti. Inoltre è emerso che l'agopuntura può avere un effetto significativo sui tassi di gravidanza clinica, quando praticato da donne che hanno avuto più cicli di fecondazione in vitro precedenti.
Nell’attesa di veder pubblicati ulteriori studi a conferma di quello sopracitato, tra le tante terapie farmacologiche, diete, integratori alimentari, inserire all’interno percorso di PMA anche qualche seduta di agopuntura non può che far bene in quanto curando la globalità della persona e ripristinando una corretta circolazione del Qi (energia vitale), i benefici che se ne possono trarre sono molteplici.
Se anche voi avete preso in considerazione terapie alternative a quella tradizionale, ci piacerebbe conoscere le vostre esperienze!
a cura di www.natamamma.com per Conneggs