Partiamo dalla terminologia
Quando si parla di “fecondazione assistita o PMA” (Procreazione Medicalmente Assistita), ci si riferisce all’insieme delle procedure mediche che consentono di ottenere una gravidanza a chi, per problemi di sterilità o infertilità, non riesce a concepire in maniera naturale.
Esistono due tipologie di fecondazione assistita: quella omologa e quella eterologa.
Si parla di fecondazione assistita omologa quando i gameti (ovociti e spermatozoi) utilizzati per creare l’embrione appartengono alla coppia di soggetti che decide di intraprendere tale percorso.
Ci sarà, dunque, un collegamento genetico tra questi ultimi e il bambino che nascerà.
Si rivolge alle tecniche di fecondazione assistita eterologa, invece, chi non può utilizzare i propri gameti. L’embrione verrà, dunque, creato grazie all’utilizzo di ovociti e spermatozoi di donatori esterni alla coppia.
Sia la fecondazione omologa che quella eterologa sono ammesse in Italia.
Chi può accedere alla fecondazione assistita in Italia?
In Italia, è la Legge 40/2004 a disciplinare il tema della Procreazione Medicalmente Assistita.
Possono accedere alla fecondazione assistita le coppie di soggetti
In quali casi è consentito l’accesso alla PMA?
Quando sia stata accertata l’impossibilità di rimuovere – in altro modo – le cause che impediscono la procreazione
E le coppie fertili? Quali sono le eccezioni?
Le coppie fertili possono accedere alla procreazione assistita in Italia soltanto se sono portatrici di malattie genetiche trasmissibili e rispondono a certi requisiti stabiliti dalla legge.
E i single e le coppie dello stesso sesso?
L’accesso alla PMA in Italia non è, ad oggi, consentito a single e coppie same – sex.
A quali condizioni è consentito l’accesso alle tecniche di PMA?
Il ricorso alle tecniche di PMA è consentito solo una volta accertata l’impossibilità di rimuovere – in altro modo – le cause che impediscono la procreazione; nei casi di sterilità o infertilità inspiegate documentate da atto medico o, ancora, nei casi di infertilità o sterilità derivanti da causa accertata e certificata da atto medico.
L’unica eccezione riguarda le coppie fertili ma portatrici di malattie genetiche trasmissibili che rispondono a certi requisiti stabiliti dalla legge: queste coppie, anche se non affette da sterilità o infertilità, possono accedere alle tecniche di fecondazione assistita.
Dove fare la fecondazione assistita?
Gli interventi di PMA devono essere effettuati nelle strutture pubbliche o private autorizzate dalle Regioni e iscritte in uno specifico registro nazionale istituito presso l’Istituto Superiore di Sanità (Registro Nazionale PMA).
Sul sito dell’Istituto Superiore di Sanità è disponibile un elenco dei centri di PMA autorizzati ad applicare le tecniche di procreazione assistita.
a cura di www.avvocatoidaparisi.com per Conneggs