L'agopuntura: un valido contributo sulla fertilità

20, May, 20

L’agopuntura: un valido contributo per il riequilibrio dell’apparato riproduttivo

di Alessandra Gulì

Un ago molto sottile, dotato di una punta arrotondata che penetra senza ferire, può avviare nel corpo umano un processo di risanamento delicato ma allo stesso tempo profondo ed efficace. Attivando neurotrasmettitori ed aree cerebrali, mette in gioco ormoni, arresta processi infiammatori, regola i ritmi circadiani, favorisce la normale fisiologia degli esseri viventi, e in tal modo opera per la risoluzione dei problemi che eventuali malattie o abitudini di vita sbagliate possono aver determinato. Per la coppia che non riesce a concepire, l’agopuntura può costituire un valido contributo per il riequilibrio dell’apparato riproduttivo e dei sistemi ad esso collegati.

Negli ultimi decenni una grande mole di ricerche scientifiche ha dimostrato come l’agopuntura aumenti il tasso di gravidanze cliniche e nati vivi, agendo sia sul bilanciamento del sistema ipotalamo-ipofisi-ovaio che sulle interferenze funzionali provocate dallo stress e dalla sofferenza psico-fisica, come anche sulla quantità e qualità di ovociti e spermatozoi, sullo spessore dell’endometrio, sul rischio di aborto spontaneo. Gli studi riguardano maggiormente coppie che seguono percorsi di procreazione assistita, più facili da esaminare e monitorare nel corso del programma e di successivi controlli. Fra i tanti segnaliamo il significativo incremento di successo in donne sottoposte solo ad una seduta prima e ad una dopo il transfer [Paulus W.E., Fertility and Sterility, 2002] o ad una serie di quattro sedute fra l’inizio della stimolazione ormonale e il post-transfer [Villahermosa D.I.M., Acupuncture in Medicine, 2013]. Evidente è anche la regolazione dei livelli di cortisolo e prolattina innalzati dallo stress (e nocivi per la fertilità) in donne sottoposte a cicli di PMA [Magarelli P., Fertility and Sterility, 2009] così come l’incremento significativo del numero totale e percentuale di spermatozoi normali in uomini che presentano rilevanti difetti di forma [Jan Pei, Fertility and Sterility, 2005]; dato importante, poiché uno degli aspetti dello sperma più difficile da modificare con i comuni farmaci o integratori è proprio la qualità delle forme, che in tale ricerca è stata verificata tramite uno microscopio elettronico TEM dell’Università di Siena.

Per gli uomini è necessario procedere con la terapia per circa tre mesi (una volta a settimana), per rispettare i tempi di formazione e maturazione delle cellule spermatiche, ma anche per la donna una cura che si svolga per circa tre cicli mestruali consecutivi permette di creare le condizioni ottimali per il successo. Molte disarmonie, infatti, insorgono e si stabilizzano nel corso di diversi anni e affondano le radici in errori di vita e condizioni emotive non facili da estirpare. Una serie successiva di messaggi dell’agopuntura, dunque, permette man mano di interrompere i circuiti patologici e di far emergere le risorse di autoguarigione, anche quelle psichiche, insite nel nostro complesso e mirabile organismo.

I processi di regolazione delle energie psico-fisiche non avvengono, difatti, in un giorno. Si tratta di modificazioni che si realizzano gradualmente e richiedono tolleranza e pazienza. Ma ogni volta che nuove emozioni e armonizzazioni portano chiarezza e benessere nella persona, malesseri e agitazione conflittuale vengono meno, liberando il pensiero e l’attività funzionale del corpo, che potrà sperimentare nuovamente la sua creatività in ogni direzione e la sua capacità di generare nuova vita.  

 

Articolo redatto per Conneggs dalla Dottoressa Alessandra Gulì.

La Dottoressa Gulì è Visiting Professor dell'Università di Medicina Tradizionale Cinese di Nanjing (Cina).

Ha inoltre pubblicato il libro "Le acque lunari - la medicina cinese e la donna", Casa Editrice Ambrosiana