Circa l’80% delle donne ammette di averne una (alcune più di una) già installata sul proprio dispositivo o ha intenzione di farlo a breve.
C’è chi, in un primo momento, le scarica e si affida loro (adolescenti e non solo) come metodo contraccettivo per scongiurare una gravidanza indesiderata; c’è chi le consulta per capire quali sono i giorni fertili favorevoli al concepimento: sono le App per la fertilità, ormai popolarissime, che una volta installate sul proprio smartphone e con la registrazione di poche informazioni di base, restituiscono informazioni circa il ciclo mestruale e periodo fertile. Alcune vanno addirittura nel dettaglio stimando l’alta, media, bassa possibilità di rimanere incinta. I milioni di download di queste app stanno a dimostrare quanto esse siano apprezzate dal pubblico femminile, sia perché gratuite (o comunque disponibili a costi accessibili) sia perchè a portata di mano per essere consultate ogni qualvolta lo si desidera.
Ma le App per la fertilità sono davvero affidabili?
Soprattutto coloro che fanno uso delle app per la fertilità con finalità contraccettive, evitando quindi di avere rapporti non protetti nei giorni segnalati come fertili, devono fare attenzione.
Un corretto utilizzo implica una certa prudenza, interpretazione dei sintomi, precisione e costanza nell’inserimento delle informazioni, ma in ogni caso non ci si può affidare totalmente alle App che, seppur ben programmate, non potranno mai sostituire il rapporto Medico-Paziente.
Sono proprio loro, i medici a manifestare non poche perplessità al riguardo perché le variabili che ruotano intorno al concepimento sono molteplici, complesse e diverse da donna a donna. Molti sintomi ad esempio possono essere confusi, nascosti soprattutto in condizioni in cui il ciclo è irregolare, ci sono infezioni in corso, si è da poco avuto un bambino o si è interrotta la pillola e così via.
Anche se non ci sono metodi contraccettivi efficaci al 100%, certo è che affidarsi totalmente alla sola app, senza la minima conoscenza del proprio corpo e le dinamiche che sono dietro al concepimento, è rischioso per chi vuole prevenire una gravidanza.
E per coloro che una gravidanza la desiderano?
Noi donne siamo testarde, caparbie, determinate nel perseguire i nostri obiettivi, soprattutto quelli che riguardano la sfera dei sentimenti.
Se poi si tratta di voler concepire il tanto sognato bambino, allora siamo capaci di dispiegare un arsenale di strumenti e fare calcoli da far impallidire anche un Nobel della Matematica (non esiste, vero).
Visto però che ci sono in giro strumenti che possono fare calcoli al posto nostro, perché non sfruttarli?
Le app combinano dati come, sintomi relativi a ovulazione, sopravvivenza sperma che può arrivare fino a 5 giorni ecc.. Oltre ai parametri legati alle mestruazioni, per chi è particolarmente attenta e decide di tenere sotto controllo ogni minimo cambiamento del proprio corpo, si possono inserire molte altre informazioni: umore, stati d’animo, sintomi vari, giorno in cui si hanno rapporti, reminder su eventuali farmaci da assumere, presenza di secrezioni del muco cervicale prodotte in prossimità dell’ovulazione.
Un ulteriore dato che si può integrare agli altri, ottenendo quindi un’attendibilità maggiore e una percentuale di affidabilità più alta, è quello della temperatura basale. Misurando la temperatura della donna a riposo, si possono notare lievi cambiamenti (generalmente un aumento che varia da 0,2°C a 0,5°C) proprio a cavallo dei giorni in cui avviene l’ovulazione.
Insomma, una vera enciclopedia personale contenente ogni dettaglio del proprio corpo, per osservarlo, conoscerlo come non si è mai fatto prima, per cercare, quello è l’obiettivo, di cambiare la modalità dell’App in “Gravidanza”o “Incinta”. E qui si apre un ulteriore mondo che analizzeremo in un secondo momento.
Insomma, la tecnologia ormai costituisce una parte fondamentale delle nostre vite e anche nel settore della medicina si sono fatti passi da gigante. Tantissimi strumenti possono rivelarsi alleati e offrire un supporto importante, ma bisogna anche agire con consapevolezza e buon senso: mai affidare le nostre vite e la nostra salute in maniera esclusiva alla tecnologia. La componente umana, e quindi il rapporto con Medici e Specialisti non deve mai venire meno. Solo così potremo avere la certezza di essere seguite al meglio e raggiungere la meta prefissata.
Articolo redatto per Conneggs da www.natamamma.com