L’inseminazione si inserisce tra le tecniche di Procreazione Medicalmente Assistita (PMA) di primo livello. La procedura prevede l’introduzione, attraverso un catetere, del seme dell’uomo nella cavità uterina della donna durante la fase di ovulazione.
L’IUI (dall'inglese “Intra-Uterine Insemination”, inseminazione intrauterina) è la più semplice e “naturale” delle tecniche PMA, in quanto, seppur con l’aiuto del Medico in ambulatorio, viene favorito l’incontro spontaneo tra ovocita e spermatozoi.
Si può eseguire su ciclo spontaneo oppure dopo stimolazione per permettere la crescita multipla dei follicoli.
Sono solitamente le coppie alle quali è stata data una diagnosi di infertilità inspiegata ad intraprendere questa strada, oppure in casi di valori lievemente alterati dello spermiogramma. Le percentuali di successo sono intorno al 10-15% per ciclo.
Prima di poter accedere alla tecnica si deve accertare l’ottimo stato di salute della coppia: l’assenza di infezioni in entrambi, nella donna va verificato lo stato delle tube e nell’uomo la qualità del liquido seminale.
Recentemente si sta sempre più diffondendo il fenomeno dell’inseminazione artificiale “fatta in casa”, o “home insemination”.
Inseminazione fai da te: di cosa si tratta e perché si ricorre a questa formula?
Negli ultimi quarant'anni si è assistito a un drastico calo di fertilità da parte dell’uomo. Il numero di spermatozoi presente nel liquido seminale si è ridotto del 50% circa. Per molte coppie dunque, l’unica possibilità di avere un bambino è rappresentata dalla Fecondazione eterologa con l’utilizzo di gameti maschili.
Pur essendo ormai legale in Italia dal 2014, la fecondazione assistita eterologa ha costi elevati se eseguita presso centri privati; lunghe liste di attesa se praticata in Ospedali pubblici (e in questo caso le regioni che offrono questo servizio sono pochissime). L’Italia inoltre pone ancora dei paletti a single e omosessuali per accedere alle tecniche PMA. Quindi per coloro che desiderano un figlio, l’alternativa è quella di rivolgersi a cliniche estere con non pochi investimenti in termini sia economici che di tempo ed energie.
Il risultato, per eludere tutte le difficoltà sopra citate, è che sempre più persone decidono di ricorrere all’inseminazione fai da te cercando donatori online dove si è creato un vero e proprio mercato in cui domanda e offerta si incontrano su siti web, o addirittura gruppi Social dedicati. Il seme viene offerto gratuitamente, dietro offerta libera o a pagamento (dai 30 ai 600 euro). La richiesta di denaro è vietata dalla legge, ma pochi o nessuno segnalano tale violazione.
Una volta presi accordi tra donatore e la donna, il seme viene iniettato direttamente in vagina quanto più vicino possibile al collo dell’utero, attraverso una siringa senza ago o una specie di pompetta, in modo che lo sperma fecondi l'ovulo. In alcuni casi, la donna e il donatore decidono di avere un rapporto sessuale.
Si tratta di uno scambio tra privati e non ci sono tutele al riguardo. Questa pratica è stata denunciata da diversi andrologi. I rischi per la salute non sono da sottovalutare: anche se il donatore presenta analisi del sangue, spesso queste possono risultare insufficienti per salvaguardare la salute della futura mamma e bambino. Fondamentali sono gli esami infettivologici: Hiv, Hcv, Hbsag per individuare la presenza di anticorpi contro epatite B, Vdrl e Tpha (test di screening per la sifilide che ultimamente si sta ripresentando), Citomegalovirus.
Rispetto a un rapporto sessuale o all’inseminazione che avviene in un ambulatorio seguita da specialisti, questa fatta in casa non garantisce risultati positivi in termini di numero di gravidanze. E’ importante valutare la qualità del liquido seminale, lo stato di salute e l’età della donna. Quest’ultima se seguita da un Centro specializzato, viene controllata ecograficamente, riesce ad individuare con certezza la cosiddetta “finestra di impianto”, ossia il lasso di tempo in cui l’endometrio presenta le condizioni adeguate per l’attecchimento dell’embrione. Infine, ma sicuramente importantissimo, iniettare in vagina del liquido seminale non trattato, non è paragonabile all’atto del Ginecologo che depositerà il seme correttamente al fine che gli spermatozoi possano raggiungere l’ovocita con maggiore facilità favorendo così la gravidanza.
Un’altra fonte di approvvigionamento del seme maschile è rappresentato dalle Banche certificate. Una delle più importanti si trova in Danimarca.
Online si possono scegliere i parametri del donatore (i prezzi variano anche in base a questo). La legalità di tale procedura è, per così dire, incerta.
Infatti in Italia è illecito vietare la fecondazione eterologa, ma allo stesso tempo si afferma che:
Alla luce di questo, la formula con acquisto di kit online da banche certificate, non sembrerebbe legale, ma le stesse Banche si appellano al fatto che la legislazione parla di “tecniche medicalmente assistite” e non di “inseminazione a domicilio” e al fatto che all’interno dell’Ue vige la libera circolazione di merci. Quindi non essendoci un divieto chiaro, la consegna di sperma a domicilio è tollerata.
Da non dimenticare
L’inseminazione anche se si inquadra tra le tecniche di procreazione assistita più semplice, è pur sempre un atto medico e pertanto deve essere eseguita presso centri specializzati a tutela della persona e del nascituro.
Anche se è comprensibile il desiderio di coronare il progetto di genitorialità di una coppia o di un single, non bisogna mai dimenticare i rischi che possono emergere nel percorrere strade sconosciute in cui vige anche un vuoto legislativo che non fornisce garanzie a nessuno.
Articolo redatto per Conneggs da www.natamamma.com