Intervista alla Dott.ssa Daniela De Cesario
L’aumento delle coppie che ricorrono a tecniche di Procreazione Medicalmente Assistita è in costante aumento. Ci spiega a cosa è dovuto tale fenomeno?
L'infertilità, secondo le stime fornite Organizzazione Mondiale della Sanità è un fenomeno che riguarda il 15% delle coppie. Nel nostro Paese, il 30% delle coppie riscontra difficoltà a procreare naturalmente. Questi numeri in ascesa sono dovuti a diversi fattori tra cui stili di vita poco salutari: alimentazione scorretta, assunzione di alcol e droghe, abuso di farmaci, vita sedentaria, l’esposizione, soprattutto per gli uomini, a fonti di calore eccessivo. Altro fattore da tenere in considerazione è l’età, soprattutto nella donna. Con l’aumentare dell’età infatti diminuisce la possibilità di instaurare una gravidanza, o di portarla a termine senza complicazioni. Oggi si decide di aspettare sempre di più prima di mettere al mondo un figlio per motivi legati all’aumento della scolarizzazione, alla precarietà lavorativa o la difficolta di trovare il partner giusto oltre che ad alcune condizioni pregresse sia personali che fisiche e di salute
Dopo quanto tempo dall’inizio della ricerca di una gravidanza, nella coppia deve scattare un campanello di allarme?
Si è soliti pensare che rimane incinta è un fatto che avviene con una certa facilità. Per questo i ragazzi vengono continuamente informati riguardo l’importanza della contraccezione. In realtà anche per una coppia giovane e sana che ha rapporti non protetti nel periodo fertile, le probabilità di ottenere una gravidanza sono intorno al 20% per ciclo mestruale.
Per questo si consiglia di rivolgersi a un medico solo dopo un periodo più o meno prolungato di tentativi. Per le donne sotto i 30 anni di età si parla di 12/18 mesi; sopra i 35 anni di 8/12 mesi; per donne intorno ai 40 anni, meglio parlare con uno specialista dopo 6 mesi di rapporti non protetti.
Si gioca tutto sul tempo: le donne adulte ne hanno meno, in quanto la loro riserva ovarica peggiora velocemente sia in qualità che quantità col passare dei mesi.
Inoltre le lunghe attese per accedere alle tecniche di fecondazione soprattutto nei Centri pubblici, getta nel panico molte coppie.
Seconde lei, perché è ancora difficile parlare apertamente dell’infertilità?
Le aspettative sociali nei confronti di ogni individuo sono altissime: bisogna essere sempre produttivi, forti, sani.
Per l’uomo, l’infertilità rappresenta una vera e propria ferita che intacca il proprio ego, la virilità. Viene erroneamente associato l’essere sterili o infertili all’impotenza sessuale. Ci si sente meno uomini.
Altro discorso per le donne. Per loro l’infertilità non ha a che fare con la sfera sessuale. Per loro è una ferita dell’anima. E’ una questione anche fisica, di “pancia”, un senso di vuoto, di un ventre arido in cui non può nascere vita.
Chi tra l’uomo e la donna mostra maggiore resistenza nel trattare l’argomento?
Sia per l’uomo che per la donna è difficile parlare della propria infertilità. Accettare di non riuscire a portare a termine qualcosa per cui siamo naturalmente predisposti conduce all’isolamento.
Le donne tuttavia trovano conforto nel confrontarsi con altre donne che stanno vivendo situazioni analoghe e dalle quali si sentono comprese. Non a caso online ci sono molti gruppi social, forum dedicati all’argomento. Di uomini poche o nessuna traccia.
Sarebbe invece giusto parlarne, informare sul tema dell’infertilità così da sensibilizzare anche coloro che ancora non smettono di porre domande dolorose ed imbarazzanti tipo “Ma voi ancora niente figli?”.
E’ vero che lo stress influisce negativamente sulla ricerca di una gravidanza? Se sì, in che proporzione?
Lo stress crea un disequilibrio del Sistema Nervoso Autonomo e un iperproduzione di cortisolo (ormone dello stress) che altera gli equilibri ormonali incidendo sulla capacità riproduttiva sia maschile che femminile. Quindi sì, possiamo presumere che lo stress influenza la capacità di concepire, ma anche quella di impianto dell’embrione.
Questo spiega anche il fatto che molte donne rimangano incinta dopo aver messo da parte il pensiero della gravidanza o nel momento in cui valutano opzioni alternative (ad esempio l’adozione). In questi casi infatti la tensione sia fisica che emotiva cala e ciò permette al proprio corpo di predisporsi positivamente alla riproduzione.
Molto dello stress accusato dalle donne è dovuto al senso di inadeguatezza che provano specie quando si sentono rivolgere domane o commenti inopportuni. “Non pensarci troppo. Hai bisogno di rilassarti”. Questi interventi nella sfera personale alimentano la catena disfunzionale per cui meno voglio pensarci più ci penso, più ci penso più aumenta l’ansia, più aumenta l’ansia meno ci riesco, meno ci riesco più dovrei non pensarci e così via.
L'infertilità sconvolge gli equilibri della coppia. Come sopravvivere senza lasciarsi travolgere?
La scoperta dell’infertilità è un vero tsunami per l’individuo e per coppia. Niente sarà mai più come prima.
Bisogna essere coppie collaudate, salde per affrontare tutto il dolore e le difficoltà che verranno altrimenti si rischia di scoppiare e di chiudersi nel circolo disfunzionale della rabbia, del senso di colpa e della colpevolizzazione dell’altro.
Ho visto coppie sgretolarsi per la ricerca di un figlio, ma fortunatamente ne ho viste altre rinascere dal proprio dolore, più forti e complici anche se la gravidanza non è arrivata.
E’ fondamentale farsi seguire dal punto di vista psicologico, perché l’infertilità anche se terribile, può (e deve) essere affrontata ed elaborata, può diventare un terreno in cui la coppia che, in un primo momento si allontana, poi cresce e si ritrova.
Grazie Dottoressa per l'intervista.
©Intervista a cura di Steffi Pohlig per la redazione di Conneggs
La Dott.ssa Daniela De Cesario è psicologa Clinica e Psicoterapeuta specializzata in psicoterapia Dinamica Breve. Si occupa da diversi anni di sostegno e psicoterapia ai singoli e alle coppie infertili e ai percorsi di procreazione Medicalmente Assistita (PMA).
È creatrice e responsabile del progetto “Fecondità Serena” (Primo Premio Innovazione in Psicologia Ordine Psicologi Veneto) per la consulenza psicologica nelle dinamiche legate alle difficoltà procreative, infertilità, sterilità e PMA. http://www.feconditaserena.it/
Coordinatrice del Master in PMA e Gestione psicologica dell’Infertilità. Da anni si occupa della formazione di psicologi e psicoterapeuti in tale ambito.