Si sente spesso parlare di coppie, migliaia, che, per concretizzare il sogno di avere tra le braccia un bambino si rivolgono a Centri di Procreazione Medicalmente Assistita (PMA) all’estero, soprattutto in Spagna: questo fenomeno viene definito "turismo procreativo" o “sanitario”.
Perché le coppie “emigrano” all’estero nonostante sia la fecondazione omologa che eterologa sono ormai consentite in Italia?
Le ragioni che inducono molte coppie italiane a rivolgersi a centri PMA esteri sono molteplici e riguardano essenzialmente la fecondazione eterologa la quale prevede il ricorso a gameti (ovociti o spermatozoi) di donatori.
In Italia mancano donatori/donatrici sia per un discorso economico (mentre in Spagna si prevede per i donatori un rimborso spese, in Italia la donazione di gameti è un atto spontaneo, anonimo e gratuito), che culturale. L’ eterologa infatti è stata ammessa nel nostro Paese solo nel 2014, quindi si tratta di un argomento relativamente “giovane”. Nonostante siano arrivate 3.400 richieste per accedere a questa tecnica in soli 22 giorni di distanza da quando la Consulta ha dichiarato incostituzionale il divieto di eterologa della legge 40, c’è stata finora poca sensibilizzazione e informazione riguardo la donazione di gameti sia maschili che femminili.
Risultato: l’Italia per offrire il servizio di Fecondazione eterologa deve importare ovociti e spermatozoi dall’estero, una procedura complicata e onerosa che induce molte coppie a saltare l’intermediazione delle Cliniche italiane e affrontare il viaggio della speranza.
E’ anche una situazione psicologica che spinge la coppia a fare questa scelta: avere la certezza di essere seguiti da Centri competenti, che si occupano di questo da anni ed evitare che i gameti facciano il viaggio in giro per l’Europa prima di giungere a destinazione. E tutto ciò quasi sempre a costi anche inferiori rispetto a quelli in Italia.
Quali sono i dubbi delle coppie che ricorrono all’eterologa? Quali sono le domande più frequenti che rivolgono ai centri?
Accettare di ricorrere alla fecondazione eterologa è un passo molto importante nella vita di una coppia. Abbiamo parlato delle implicazioni psicologiche in questo articolo.
Molti dubbi affliggono uomini e donne che sono sul punto di intraprendere questo percorso e altrettante sono le domande che pongono agli specialisti presso i centri PMA.
Le donne, molte sulla quarantina, vogliono sapere chi è la donatrice, per quale motivo ha donato, quali esami ha effettuato. Importante per le coppie italiane è anche trovare una somiglianza nelle caratteristiche fisiche, a differenza di altre coppie, inglesi o francesi ad esempio, più attente alla sfera dell’istruzione, educazione, livello sociale.
Perché tra tutti i Paesi, la Spagna è la meta preferita per l’ovodonazione?
La Spagna è una delle mete favorite dagli Italiani che devono iniziare un percorso PMA, sia per la vicinanza culturale, linguistica, sia per l’esperienza, per il tasso di successo dei trattamenti, per la facilità di accesso e possibilità che questo Paese. La Svizzera ad esempio, pur essendo geograficamente più comoda, soprattutto per il Nord del nostro Paese, vieta l’ovodonazione mentre ammette il ricorso a gameti maschili di donatore per coppie rigorosamente sposate.
La Spagna è uno dei Paesi più all’avanguardia per quanto riguarda il mondo PMA e presenta laboratori avanzati. Avendo una legislazione più aperta e inclusiva, attira anche pazienti donne single o coppie lesbiche alle quali in Italia è vietato l’accesso alle tecniche di fecondazione. Dal momento che la maternità surrogata non è invece concessa, restano escluse coppie di uomini gay.
Inoltre esegue la diagnosi preimpianto da tempo, ha un’esperienza consolidata nel campo dell’egg freezing e permette procedure vietate altrove come la fecondazione post mortem e l’embrioadozione per cui una donna può trasferire embrioni di un’altra coppia che avendo avuto altri figli, ha preferito non affrontare ulteriori gravidanze. In Italia invece, quando la coppia non intende sottoporsi ad altri transfer, gli embrioni in “sovrannumero” rimangono congelati e non possono essere utilizzati per altri scopi.
La Spagna è sempre più impegnata nello studio delle più moderne tecniche di preservazione della fertilità e di ringiovanimento ovarico, una nuova frontiera che sarà di aiuto per le generazioni future.
Per tutti i motivi sopra elencati, la Spagna resta il Paese più ambito nel quale effettuare trattamenti di Fecondazione Assistita.
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Articolo sponsorizzato da PHI Fertility, specialisti spagnoli di fertilità https://it.phifertility.com/
Articolo redato da www.natamammablog.com per Conneggs